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NA DUJA ËD BIRA

La birra

Come si produce

riferimenti


bicchieri da birra

Il titolo, preso in prestito dalla “Festa della birra” di Val della Torre, può essere tradotto in “Un boccale di birra”. Ora, tutti sappiamo cosa sia un boccale e quindi una duja, anche grazie al ricordo del nostro beneamato Giuan d’la duja, cioè Gianduia, che la riempiva non di birra bensì di vino. Ma che cos’è la birra? “Che domanda stupida!”, immagino sia il commento di molti, “tutti sappiamo cos’è la birra”. Comunque, memore del fatto che ripetere giova, vediamo insieme qualche notizia su questa gustosa bevanda.

GENERALITA’ E UN PO’ DI STORIA
Le origini della birra, la cui etimologia del termine è fatta risalire al tedesco bier, sono alquanto remote. Già gli antichi Babilonesi producevano una bevanda simile alla nostra birra, mentre da documenti egiziani apprendiamo che nella dinastia dei Tolomei l’uso di questa bevanda era diffuso e si credeva che essa fosse stata preparata, per la prima volta, dal dio Osiride.
Le genti di stirpe greca, che chiamavano la birra “vino d’orzo”, e latina, che la chiamavano “cerrogia”, non fecero molto uso di birra, perché preferirono il vino. La diffusione di queste bevanda fu notevole nelle popolazioni nordeuropee (germaniche) che ne fecero la bevanda nazionale attribuendone l’invenzione a Gambrinus, re delle Fiandre.
Sul finire del 1200 vennero migliorate le proprietà organolettiche della birra aggiungendo al malto il luppolo.

In Italia la produzione industriale della birra ebbe inizio attorno alla metà del XIX secolo. Sino a quel momento quasi tutta la birra consumata in Italia veniva importata dall’Austria. A Torino nel 1846, in via della Consolata, venne fondata la prima fabbrica di birra della città da certi Bosio e Caratsch. A questi pionieri della birra seguirono Metzger, Durio con la birra delle Porte Palatine e, nel 1880, Boringhieri. Tra piccole e grandi le fabbriche di birra torinesi erano, alla fine dell’800, ben 6.

La birra è una bevanda alcolica di colore variabile dal giallo chiaro al bruno scuro. Il suo tasso alcolico è normalmente compreso tra il 2,5 e il 6 % in peso ma può raggiungere il 9% in alcune birre inglesi.

luppolo

CARATTERISTICHE DELLA BIRRA
Il tipico gusto amarognolo conferito alla birra dal luppolo e la presenza di anidride carbonica rendono questa bevanda spiccatamente dissetante ed appagante.
Non bisogna però dimenticare che la birra è da considerarsi come un alimento altamente energetico a causa del suo contenuto in alcol (2,5 - 9 %) e in zuccheri (1 - 2 %). L’apporto calorico di 100 ml di birra può variare dalle 30 alle 60 kcal a seconda del tipo di birra stesso.

Nella birra sono presenti anche alcune vitamine del gruppo B e il calcio. La presenza di queste sostanze fa sì che la birra sia consigliata negli stati di debilitazione fisica dovuti a carenze caloriche e nelle condizioni di stress fisici come l’allattamento.

L’abuso di birra può portare all’ubriachezza se la quantità di bevanda assunta è ingerita in breve tempo, mentre se si beve troppa birra per periodi di tempo relativamente lunghi, i danni all’organismo possono riguardare numerosi organi con funzioni di vitale importanza. In quest’ultimo caso l’organo che per primo viene compromesso dall’abuso di birra è il fegato. In esso, oltre a molte altre reazioni chimiche, avviene la degradazione dell’alcol e, se l’organo in questione è sottoposto ad un sovraccarico costante di lavoro, possono comparire i sintomi della steatosi epatica.

LA FESTA VALTORRESE
E’ ormai consolidata la tradizione di festeggiare la birra, e i suoi stimatori, a Val della Torre all’inizio di settembre (quest’anno le date da ricordare sono il 5, 6 e 7). In una girandola di musica e gastronomia la birra fa la “padrona di casa” e; bionda, rossa o bruna, adempie egregiamente al suo compito.

Una visita agli stand è consigliata anche perché ricordiamoci che “chi beve birra campa cent’anni”, “meditate gente, meditate”.

Giovanni VISETTI
g.visetti@valdellatorre.it

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