VdT - Alcune regole per ridurre la popolazione di zanzare

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  1. Eliminare ogni oggetto che possa creare un ristagno, anche minimo, d’acqua.
  2. Coprire con teloni impermeabili tutto ciò che, lasciato all’aperto, può contenere acqua piovana (pneumatici, recipienti, ecc.).
  3. Ispezionare le grondaie e i tombini per verificare che non siano otturati.
  4. L’acqua che non può essere eliminata (es. nei sottovasi o serbatoi) deve essere sostituita ogni 2 giorni per interrompere lo sviluppo delle larve.
  5. Le fontane devono essere regolarmente pulite e possibilmente abitate da pesci rossi che si nutrono di larve.
  6. Dove possibile (fioriere, sottovasi, ecc.) introdurre nell’acqua pezzetti di rame in ragione di 10 gr. per litro. Lo sviluppo delle larve è inibito dall’ossidazione del rame.
  7. Coprire le vasche con zanzariere o coperchi onde ostacolare la deposizione delle uova.
  8. Pulire accuratamente tutti i recipienti nel periodo invernale.

stampa d'epoca Dal testo “I tre regni della natura” edito da S. Lattes & C. nel 1935, apprendiamo quali fossero le raccomandazioni di allora e quanto alcune di esse (ad esempio la terza) siano anacronistiche e differenti dalle attuali:

  1. Impedire all’insetto di pungere gli uomini e ciò si ottiene mediante l’uso di reticelle alle finestre ed alle porte delle case, ed obbligando tutti coloro che devono lavorare o muoversi di notte all’aperto di tenere guanti alle mani ed una reticella al viso.
  2. Non si dia modo alla zanzara di svilupparsi, il che si ottiene prosciugando per quanto è possibile le paludi e mantenendo sempre in moto, magari per mezzo di potenti pompe, le acque stagnanti.
  3. Quando l’insetto è ancora allo stato di larva o di ninfa nell’ acqua, si versa su questa del petrolio che, formando un leggero strato superficiale, impedisce agli insetti di respirare.
  4. Si usa spargere sostanze velenose per le zanzare.
  5. E’ auspicabile introdurre nelle acque che stagnano il pesciolino Gambusia, il quale, avido come è delle larve e delle crisalidi della zanzara, data la sua rapida moltiplicazione, in breve tempo, libera le acque da questi ospiti pericolosi.

Giovanni VISETTI
g.visetti@valdellatorre.it

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