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NA DUJA ËD BIRA

La birra

Come si produce

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COME SI PRODUCE LA BIRRA
orzo

Gli ingredienti principali per produrre la birra sono l’orzo, l’acqua, il luppolo ed il lievito. In alcuni paesi, come l’Italia, si addiziona al malto, ottenuto dall’orzo, una certa quantità di riso.

L’orzo viene bagnato e fatto germinare in apposite vasche, e quando la piccola radice del seme ha raggiunto una determinata lunghezza, si interrompe la germinazione. Abbiamo ora ciò che si chiama il malto verde ricco di determinati enzimi che trasformeranno l’amido contenuto nel vegetale in zuccheri semplici.

La germinazione dura circa una decina di giorni dopo di che il malto verde viene essiccato ad una temperatura di 80 °C e diventa malto. Esso, liberato dai germogli, si lascia riposare nei silos per alcuni giorni. Questo processo, che permette di ottenere il malto, è detto maltaggio o tallitura. Il riso viene aggiunto al malto, in quantità inferiori al 25%, per conferire al prodotto finale una colorazione chiara.

Del luppolo vengono usate le infiorescenze femminili che, aggiunte durante il processo di fabbricazione della birra, conferiscono ad essa sapori e aromi particolari che variano a seconda della specie di luppolo usata. Questa aromatizzazione del prodotto è dovuta alla luppolina, sostanza presente nelle infiorescenze, che, grazie alla resina, al tannino e agli oli essenziali di cui è composta, dona particolari caratteri organolettici. Il lievito normalmente usato nella produzione della birra è un saccaromicete (Saccharomyces carlsbergensis o S. cerevisiae ) che ha la peculiarità di attivare la fermentazione degli zuccheri a bassa temperatura.
Di importanza non secondaria nell’ottenimento di una buona birra è l’acqua che deve essere di media durezza, pura, inodore e insapore.

Passati brevemente in rassegna gli ingredienti vediamo ora come si procede per ottenere la birra da essi.
riso

La prima operazione consiste nella macinatura del malto a cui si addiziona il riso, anch’esso macinato, nelle dovute proporzioni. Il tutto viene impastato con acqua a 75 °C. In questa fase, detta ammostamento o saccarificazione, gli enzimi trasformano le sostanze amidacee in saccarosio. Il mosto ottenuto viene filtrato per eliminare le parti solide (trebbie) e convogliato nella caldaia di cottura dove avviene la cosiddetta luppolizzazione, cioè l’aggiunta del luppolo e la bollitura per circa due ore. Il mosto viene ora raffreddato e addizionato di lievito di modo che possa iniziare la trasformazione del saccarosio in alcol etilico e anidride carbonica.

Questo processo di fermentazione dura mediamente 10 o 12 giorni ed il prodotto ottenuto è la birra che, filtrata e imbottigliata in ambienti pressurizzati per evitare la perdita dell’anidride carbonica, subisce un ultimo trattamento di pastorizzazione consistente nell’esposizione delle bottiglie chiuse ad una temperatura di 60 °C onde stabilizzare il prodotto ed aumentarne la durata nel tempo.

Giovanni VISETTI
g.visetti@valdellatorre.it

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