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25 Aprile - piccole storie di Libertà

Il Documento di Val della Torre

riferimenti


Riporto testualmente il documento inviato il 10 aprile 1945 a tutte le sedi dipendenti dal Comando 17a Brigata “F. Cima”. Il testo è stato tratto dal volume di E. Fogliazza “Deo e i cento cremonesi in Val Susa” (allegato Q).


COMITATO LIBERAZIONE NAZIONALE PER L’ALTA ITALIA
CORPO VOLONTARI DELLA LIBERTA’
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COMANDO 17^ BRIGATA “FELICE CIMA”

A tutte le Sedi dipendenti

OGGETTO: Ordine del giorno N 1

La nuova organizzazione della Brigata ci trova ancora uniti e forti, nonostante il grave colpo subito dai quadri e dalle formazioni dipendenti. Il Comandante di Brigata, il V. Comandante, il V. Com. di Dist. e Patrioti, sono eroicamente caduti combattendo. Questo doloroso lutto non deve fiaccare i nostri animi, ma aumentare la volontà di continuare la lotta, deve dare un nuovo stimolo al nostro mordente. Ricordiamoci che ormai siamo alla fine un’altra campagna anti – partigiana da parte dei tedeschi è praticamente impossibile. I fascisti non pensano ora che alla loro disperata situazione, e cercano nell’abito borghese un rifugio che li difenda dall’epurazione.
Coraggio cari Compagni ora dobbiamo essere più che mai uniti, per vendicare i nostri Caduti e per punire i traditori e i nemici. Questi non hanno avuto scrupoli nel trucidare tanti Patrioti, noi li puniremo con giustizia, ma senza debolezza. Ecco pertanto le ultime disposizioni che questo Comando invia.
Bisogna fare in modo che la nostra vita diventi una cosa regolare senza che sappia troppo di caserma: si chiede solo la disciplina indispensabile. Regolare la vita nel senso del tempo e delle diverse attività.

I^)-Sveglia alle sei. (Non si dimentichi mai la pulizia personale).

II^)-Servizi di guardia:

a)    devono essere fatti nel modo più scrupoloso. Molti dei nostri morti purtroppo si sono avuti per deficienza di questo servizio.

b)    ogni Patriota di guardia assume tutte le responsabilità sui compagni che riposano ed è garante, pena la morte, della loro sicurezza durante il suo esercizio.

c)    in caso di allarme procedere con la massima calma per evitare confusioni assai pericolose.

III^)-Servizi di pattuglia:

a)    con la massima serietà deve essere svolto questo servizio più importante ancora del servizio di guardia. La pattuglia serve a dare l’allarme che è stabilito in un colpo di bomba a mano e una breve raffica di arma automatica e che sarà variato a periodi.

b)    ci sarà sempre un capo pattuglia responsabile del sevizio. Evitare i paesi e le borgate onde evitare che persone estranee sappiano di questo servizio. Battere le zone più pericolose. Non fidarsi mai a girare con troppa franchezza; la precauzione non è paura.

c)    la pattuglia è incaricata anche di servizio di sorveglianza per quanto riguarda persone sospette che circolano nella zona: chiede documenti anche a patrioti non conosciuti. Se il caso che si presenta è un po’ confuso, avvisare il Comando di Brigata o la squadra di Polizia, senza però portare la persona sospettata a nessuna delle sedi indicate.

IV^)-Allontanamento dalle sedi di distaccamento.

a)    ai deve evitare nel modo più assoluto che patrioti vadano in giro, magari urlando, per i paesi e le borgate. L’allontanamento deve essere giustificato da una ragione necessaria.

b)    nel caso di necessità o quando il responsabile di dist. lo crede opportuno evitare che ci sia uno sfollamento troppo numeroso della sede. Si evita così di far conoscere il nostro numero di effettivi e il nostro armamento. A turno si possono soddisfare tutti, senza creare dei malcontenti.

c)    i responsabili cerchino di non fare preferenze: queste piccole cognizioni aiutano molto il buon andamento della nostra vita.

V^)-Intendenza distaccamenti:

a)    quando un distaccamento ha ricevuto la spesa, si cerchi di sistemare ogni cosa in modo che non ci sia tutto in un luogo. Si eviteranno così dannosissimi inconvenienti in caso di puntate nemiche.

b)    quando si ha una deficienza di viveri o si prevede di non arrivare al termine stabilito, fare presente al comando ciò di cui si ha di bisogno specificando con precisione e sincerità la causa dell’ammanco.

c)    sarà compito di ogni responsabile di distaccamento di denunciare ogni 15 giorni le giacenze viveri, tabacco e altro materiale avuto. Tale denuncia dovrà essere fatta dopo questo ordine del giorno.

VI^)-Amministrazione:

a)     non dimenticare che i rapportini quindicinali di resoconto all’amministratore devono essere molto chiari: cioè per ogni spesa deve essere ben indicato il motivo.

b)    i responsabili di dist. devono fare richiesta di denaro all’amministratore quando la loro cassa sia inferiore alle diecimila lire e non prima.

c)     Evitare che a fianco delle spese ci siano motivi poco necessari: evitare che sia fatto ma anche che lo si faccia in pratica. Ciò ha carattere di avvertimento e non di constatazione.

VII^)-Attività militare – Novità –

a)      i rapportini militari, secondo le precedenti disposizioni, devono essere settimanali, indicare tutte le notizie di carattere militare, segnalare cambiamenti di quadri, spostamenti di sede, tutto ciò che riguarda la vita del distaccamento, segnalare le punizioni ed il motivo.

b)    nessun responsabile può prendere in forza elementi nuovi, anche se ben conosciuti, farli passare al Comando di Brigata che assegnerà loro il distaccamento.

c)     pulizia delle armi: questa operazione deve essere fatta il più sovente possibile. L’arma ben pulita non si inceppa e per ciò può meglio difendere.

d)    prima di compiere un’azione di carattere militare avvisare il Comando il quale si interesserà presso i distaccamenti di pianura onde evitare che succedano confusioni ed anche sparatorie tra di noi. Questo si fa non per tenere sacrificata l’iniziativa dei responsabili e Patrioti di distaccamento ma per coordinare le azioni.

e)     importantissimo osservare la disciplina necessaria per la nostra vita. I responsabili in servizio sono, oltre che dei compagni, dei superiori. Gli ordini si devono eseguire evitando i borbottamenti e tanto peggio il rifiuto. In questo ultimo caso dare comunicazione al Comando che provvederà in merito.

VIII^)-Attività politica

a)    deve essere svolto abbondante lavoro politico; non c’è bisogno di discorsi basta installare discussioni cercando di venire ad una conclusione. Ognuno in questo modo esprimerà la sua idea, un altro la ribatte e così via. E’ un esercizio mentale molto necessario per la nostra educazione politica e per l’indirizzo delle nostre idee: in questo modo noi potremo prepararci ad un dopoguerra che sarà pieno di discussioni , di problemi, e di idee.  Cercare che questa attività sia svolta anche per mezzo dei giornali murali. Ora siamo giunti a momenti molto decisivi: l’indirizzo politico è una cosa di somma importanza. Chi si è creato una fede combatte con più accanimento.

b)    stringere buoni rapporti con la popolazione senza esservi troppo a contatto si aiuterà così l’opera che sta svolgendo il comando presso i borghesi ancora troppo restii ed estranei al movimento che si sta preparando su larga scala.

c)    fare in modo di aprire corrispondenza fra distaccamento e distaccamento per scambio di idee e di vedute. Chiedere magari anche l’intervento di responsabili di Brigata.

d)    ogni osservazione, fatta con i dovuti modi, ed ogni suggerimento saranno presi in considerazione e discussi in sede di Comando.

e)    massimo ordine e serietà tra Patrioti e Patrioti. Parlare chiaro quando si ha qualche cosa da dire riguardo a chiunque. Non avere timore se uno è un responsabile di Distaccamento o di Brigata od anche oltre. Evitare perciò i bisbigli ed i pettegolezzi: essere veri uomini e non bambocci che hanno paura di dire il loro parere. Stiamo combattendo per la giustizia: se qualcuno è a conoscenza di errori volontari o involontari di qualche patriota ha il dovere di dirlo.

f)      ogni Patriota deve essere in grado di parlare agli estranei della sua causa e della sua fede; bisogna che sappia dire perché è Patriota e perché combatte.

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Quadri della Brigata:

     Comandante militare:          Mario                 Commissario di guerra:          Kiro
Vice             “         “               Cianito        Vice           “                “               Moretto
Aiutante maggiore            da nominare
Amministratore                       Rino
Intendente                               Gino
Cappellano Militare                 Don Paolo

Per quanto riguarda i distaccamenti sono aboliti gli incarichi di Vice comandanti militari e vice commissari politici.
Secondo recenti disposizioni dei Comandi Superiori i Commissari Politici vengono chiamati Commissari di guerra.
In seguito all’unificazione di tutte le formazioni Partigiane i Garibaldini saranno chiamati Patrioti; le formazioni conservano il loro numero di distinzione e il nome cui sono intitolate, senza essere chiamate Garibaldi.
La nostra formazione 17^ Brigata è distinta in due Battaglioni: I^ Batt. Pianura, II^ Batt. Montagna.
I quadri dei distaccamenti saranno comunicati non appena avremo terminati gli accertamenti.

        Zona li 9/4/45.

IL COMMISSARIO DI GUERRA                                           IL COMANDANTE MILITARE 
             (firmato)   Kiro                                            (firmato)   Mario
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