sito non istituzionale
il portale di VAL DELLA TORRE
Home Page Un metro di misura

Storia, Costume & Societa'

PARTIGIANI e FURFANTI

Gli orrori di guerre e dittature

Un metro di misura

Partigiani e furfanti

Un matrimonio a Val della Torre

riferimenti


La caduta del muro di Berlino fu festeggiata da tutti noi come un evento foriero di pace e democrazia. Finalmente i segni di una dittatura crollavano dopo anni di morti senza il bisogno di spargere altro sangue. Purtroppo qui non fu così ed il crollo del fascismo in Italia costò il sacrificio di numerose giovani vite.

Noi non possiamo, per coerenza etica, fare distinzioni infondate discutendo, come si suole dire, sul sesso degli Angeli; le dittature sono tutte uguali e alienano i diritti fondamentali quali la libertà di parola e di opinione.
Certo, forse è garantito in alcuni regimi un tenore di vita decente; ma a che serve vivere come buoi in una stalla dove ricevono cibo, cure e pulizie, ma non possono uscire perché potrebbero ribellarsi al vaccaio vedendo la vita esterna?

L’Uomo deve vedere, confrontare e scegliere liberamente. Ricordo la frase che l’Ulisse dantesco dice ai propri compagni di ventura: “Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza(1).
Ecco, l’espressione divina del Creatore che non ci ha generati per restare nell’abbrutimento più abietto, ma per elevare il nostro spirito nella virtù (degna della gloria di Dio) e nella conoscenza (espressione massima del volere divino).

Ecco perché molti religiosi hanno scelto l’antifascismo come esternazione della loro fede. Basti per tutti ricordare Don Luigi Sturzo, sacerdote siciliano che fondò il Partito Popolare Italiano (quello che diventerà poi la Democrazia Cristiana).
L’Uomo (con la u maiuscola) non ha morali diverse per eventi diversi. La morale è unica e non ammette angherie di nessun genere sui nostri simili, ciò a prescindere dal credo religioso.

In una biografia Sandro Pertini afferma: “C’è qualcuno che pensa che in politica bisogna far tacere la coscienza, perché c’è una morale per l’uomo pubblico e un’altra per l’uomo privato. Tutte balle. Per me la morale è una sola, e chi è una canaglia nella vita pubblica lo è anche nella vita privata(2) .

Come si può giustificare chi, grazie all’appoggio del regime fascista, ha ucciso 45 civili e incendiato 350 case a Boves (CN) solo perché in quella zona si erano rifugiati numerosi alpini e bersaglieri dopo lo sbando dell’8 settembre? Di che cosa erano colpevoli i 45 civili? Questa è stata pura rappresaglia verso gente inerme e non fu che un anello della sanguinosa catena di repressioni.

(1) Dante A. – “La divina commedia” – Inferno canto XXVI, versi 118-120.
(2) Zampaglione A. – “Caro Antonio” – Cap.: Un italiano .

Giovanni VISETTI
g.visetti@valdellatorre.it

altri documenti dello stesso autore
Qualsiasi forma di riproduzione del contenuto del presente documento,
senza il preventivo consenso dell'autore, è espressamente vietata.


torna ad inizio pagina