sito non istituzionale
il portale di VAL DELLA TORRE
Home Page La Regina del Trucco Rossato

Storia, Costume & Societa'

Distretto culturale e identità territoriale

STEMMA COMUNALE

8 marzo - La Festa della Donna

Antiche tradizioni - i forni

Arte sacra a VdT

Il sogno Olimpico

La Regina di Trucco Rossato

25 Aprile - piccole storie di Libertà

MADONNA DELLA BASSA l'architettura

NA DUJA ËD BIRA

PARTIGIANI E FURFANTI

Il Santuario della MADONNA DELLA BASSA

LA RESISTENZA PARTIGIANA

UNA LAPIDE FUNERARIA
di epoca romana

MINIERE E MINERALI


Trucco Rossato “Era un’estate degli anni trenta. Una di quelle estati che il trucco pullulava di vita e di gente.

I valligiani si trasferivano nelle “muande” (le bergerie d’altura) ed affittavano le case della frazione ai torinesi che venivano a trascorrere a Torre i mesi di calura estiva.

Al Trucco non ci si annoiava mai, c’erano i Fino, i Triberti, i Vaschetti che si mischiavano ai Lucco Castello, Lucco Borlera, Chiaberge ed altri. La sera si cantava e si suonava, c’era chi suonava il mandolino e chi il flauto. L’allegria era all’ordine del giorno. A dei giovani sposi si erano fissati sotto al letto dei campanacci di mucca e gli si era fatta la serenata sotto al balcone!

Il caffè era un lusso, ma lo si condivideva tra tutti, con una unica grande caffettiera.

Al culmine dell’estate si era pensato ad una grande festa, ed i preparativi avevano coinvolto per giorni tutto il Trucco. Si voleva incoronare la regina del trucco: hanno costruito un trono allungando con gambe di legno una poltroncina, cucito un mantello viola e ricamato con lustrini, preparato il sentiero con petali di fiori, poi la sera della festa si è illuminato tutto il Trucco con lampioni cinesi. Era bellissimo, le luci colorate e soffuse illuminavano con allegria e vivacità il Trucco, tra le risa degli adulti e le grida dei bambini, felici di restare svegli più a lungo de solito.

Bagno al Casternone Le fila dei lampioni cinesi erano appese per tutti i sentierini delle tre fila di case in salita, dal vecchio forno per il pane, sino a dopo l’ariàn (il rio che attraversa il borgo).

Doveva sembrare proprio una festa grandiosa, infatti il giorno successivo persino dal centro del paese ci hanno chiesto che festa era stata fatta, che si vedeva tutto illuminato.

Sì, era stata proprio una bella festa, la regina del Trucco era stata portata in trionfo per i sentieri, a spalle degli uomini che ridevano e bevevano e festeggiavano…..

Poi…..poi negli anni tutto è cambiato…….si è avvicinata la tristezza…la guerra…i bombardamenti su Torino che illuminavano a giorno la valle e la paura degli sfollati….i partigiani…ma questa è un’altra storia, forse un giorno racconterò anche quella, ma adesso i ricordi voglio che restino su quei giorni felici delle estati del Trentatré.

Fino Pierina
94 Anni il 18 Giugno 2004

racconto raccolto da Romana Villari



torna ad inizio pagina